La leggendaria solennità dell’ulivo trova, nel territorio di questa Dop, la sua massima espressione. Qui si incontrano esemplari di piante piegate dalla forza del vento, contorte nello sforzo di protendersi verso il cielo, che hanno tagliato il traguardo del millennio in termini di età.
Si deve ai frati olivetani la diffusione di questa coltivazione, attorno alla quale, oggi, si estende un’ampia rete turistico-ricettiva di alto livello, grazie anche alla presenza di splendide ville nobiliari e masserie fortificate, oltre ai ben noti trulli.
A nord di Brindisi si può giocare a golf fra gli ulivi, tuffarsi in piscina fra gli ulivi o leggere un libro all’ombra di un ulivo. E si può anche praticare il trekking fra gli ulivi, nell’Area Marina protetta e Riserva Naturale di Torre Guaceto. Nell’oasi troveremo anche dune sabbiose, macchia mediterranea e canneti con suggestivi specchi d’acqua alimentati da sorgenti dolci. Di recente, il Parco di Torre Guaceto ha dato origine al progetto pilota di una filiera d’olio biologico che coinvolge le aziende agricole inglobate nella Riserva. A pochi chilometri, poi, alle porte di Ostuni, molto ben conservato è il frantoio ipogeo di Locopagliaro di epoca medievale, dove gli appassionati di archeologia rurale potranno ammirare antiche presse in legno, macine in pietra, forni e alloggi delle maestranze dell'epoca.
Oltre a caratterizzare la produzione e la gastronomia pugliese, infine, l'ulivo ispira la realizzazione di originali manufatti in legno: utensili per la cucina (mestoli, poggiamestoli ecc.) che caratterizzano l'artigianato del territorio messapico.