La zona a Dop Terra di Bari, in verità, individua una pluralità di paesaggi estremamente eterogenei fra loro che, partendo dall’Alta Murgia si estende fino ai confini con la Basilicata verso l’interno e a ridosso della Valle d’Itria verso Sud. Mutevoli paesaggi, mutevoli sapori ma sempre lo stesso, intenso, rapporto dell’uomo con l’olivicoltura che ha, nell’agro di Andria, l’area pugliese a maggiore vocazione, per quantità e qualità del prodotto. Dalla cultivar Coratina, che sancisce la continuità agronomica con la Daunia, si ottengono, infatti, oli extravergine dalle pregevoli caratteristiche organolettiche, che ben si sposano con la gastronomia tipicamente contadina dei luoghi.
Inevitabile, dunque, che le iniziative di maggior richiamo dedicate all’“oro verde di Puglia” nascessero in questo territorio: Biol e Qoco. Il primo, da anni, promuove la cultura dell’olio in tutto il mondo, premiando i produttori di extravergine d’oliva ottenuti esclusivamente da olive coltivate con metodi biologici. Il secondo è vede sfidarsi giovani cuochi provenienti dai Paesi del bacino del Mediterraneo nella preparazione di ricette il cui ingrediente principe è l’olio extravergine di oliva. Fitto anche il programma di appuntamenti riservati al pubblico.
Eventi minori, solo per notorietà, si svolgono in ogni angolo del territorio, che regala al viaggiatore gourmet un’esperienza unica nell’incontro con i sottolio, diffusi in tutta la Puglia e prodotti in abbondanza a sud del capoluogo grazie alla grande generosità degli orti costieri.
Nel passato storico-economico della Terra di Bari l'olio extravergine di oliva ha da sempre svolto un ruolo fondamentale, rappresentando, accanto al grano e al vino, uno dei prodotti più importanti negli intensi scambi commerciali con i porti costieri dell'Italia settentrionale. Il disciplinare della Dop Terra di Bari individua tre menzioni geografiche aggiuntive che corrispondono ad altrettante aree di produzione: Castel del Monte, Bitonto, Murgia dei Trulli e delle Grotte. Questa suddivisione del territorio è intimamente collegata con le varietà di olivo più diffuse: Coratina, Ogliarola e Cima di Mola.
BITONTO: è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto, nella provincia di Bari, del tutto o in parte, nell'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Bitonto, Palo del Colle, Modugno, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Grumo Appula, Bitetto, Bitritto, Bari, Binetto Triggiano, Capurso, Santeramo in Colle, Toritto, Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Cellamare, Valenzano, Adelfia, Noicattaro, Sannicandro di Bari, Sammichele di Bari, Gioia del Colle, per almeno l’80% da olivi delle varietà Cima di Bitonto, o Ogliarola, e Coratina. Mentre le altre varietà presenti negli oliveti possono concorrere in misura non superiore al 20%.
Il disciplinare, inoltre, fissa le caratteristiche organolettiche e chimiche più importanti che il prodotto deve possedere per l’immissione al consumo: colore verde-giallo, odore fruttato medio, sapore di oliva con sensazione di erbe fresche e sentore leggero di amaro e piccante, punteggio all’analisi organolettica maggiore o uguale a 7 e acidità massima totale non superiore a 0,5.
CASTLE DEL MONTE: è riservata all’olio extravergine di oliva prodotto, nelle provincie di Bari e Barletta - Andria - Trani, tutto o in parte nel territorio amministrativo dei seguenti comuni: Canosa di Puglia, Minervino Murge, Barletta, Andria, Corato, Trani, Bisceglie, Altamura, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Spinazzola e ottenuto da olivi della varietà Coratina presente negli oliveti in misura non inferiore all’80%, mentre le altre varietà eventualmente presenti negli oliveti non possono superare il restante 20%.
Colore verde con riflessi gialli, odore fruttato intenso, sapore di oliva con sensazione media di amaro e piccante, punteggio all’analisi organolettica maggiore o uguale a 7 e acidità massima totale non superiore a 0,5.
MURGIA DEI TRULLI E DELLE GROTTE: è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto, in provincia di Bari, nell'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Alberobello, Noci, Putignano, Castellana Grotte, Rutigliano, Turi, Conversano, Mola di Bari, Monopoli, Polignano a Mare, Locorotondo, Casamassima, dalla varietà di olivo “Cima di Mola” per almeno il 50%, mentre le altre varietà presenti negli oliveti possono essere utilizzate in misura non superiore al 50 %.
Colore giallo oro con riflessi verdi, odore fruttato leggero, sapore di oliva con sensazione di mandorle fresche e leggero sentore di amaro e piccante, punteggio all’analisi organolettica maggiore o uguale a 7 e acidità massima totale non superiore a 0,6.