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Da sempre simbolo di una cultura del Mediterraneo, l’ulivo è considerato l’albero-tipo per il clima di quest’area tanto che i limiti settentrionali e occidentali della coltura olivicola sono stati scelti per definire la “regione mediterranea” dal punto di vista fito-geografico. Oltre mille cultivar abitano i Paesi di questa macro-regione, circa 500 sono rintracciabili in Italia che ha la sua massima concentrazione olivicola in Puglia, con una popolazione di ulivi che si stima superiore ai 5 milioni di alberi. Pur non esistendo un elenco ufficiale delle varietà di ulivo coltivate nella regione, fonti ufficiali indicano 57 varietà di ulivo, alcune della quali considerate ormai autoctone, altre di più recente introduzione da altre zone olivicole italiane ed europee. Un patrimonio di grande valore economico e paesaggistico distribuito lungo tutta la regione, dal Gargano al Salento, dove si ammirano veri e propri monumenti naturali, fusti millenari contorti e nodosi che sfidano lo scorrere del tempo.
Di antichissime origini – tracce fossili di olivi spontanei sono datate milioni di anni fa, ben prima della comparsa dell’uomo – l’Olea europaea ha trovato in Puglia fattori climatici ideali per mettere a frutto le sue spiccate caratteristiche di longevità e frugalità, concentrando nei frutti dei bouquet di profumi e sapori davvero unici e sorprendenti. Di seguito si riporta un elenco delle cultivar più diffuse nella regione.

1) CULTIVAR DA OLIO AUTOCTONE | leggi tutto >>

2) CULTIVAR DA OLIO NON AUTOCTONE | leggi tutto >>

3) CULTIVAR AD AMPIA DIFFUSIONE | leggi tutto >>

4) CULTIVAR DA MENSA AUTOCTONE | leggi tutto >>